lunedì 30 luglio 2012

THIERRY VISSAC le illusioni



D: Quali sono le illusioni?
TV: La prima illusione, che fonda tutte le altre, è la credenza che la vita si organizzi con la nostra intelligenza personale (controllo, potere, proiezioni sull’avvenire). Questa illusione indica che si è persa di vista l’intelligenza della Vita che organizza ogni cosa in ogni momento.
La seconda illusione che parte dalla precedente, è che siamo una persona isolata, di fronte o contro gli altri, separata da tutto e sempre in pericolo (da cui la necessità di proteggersi). Una tale percezione è causa di guerre, conflitti e violenza e conduce  all’impossibilità di essere in relazione con gli altri e con qualsiasi cosa.
La terza illusione, più dinamica, è fondata sulle precedenti e si trova nel fatto di investire la nostra energia esclusivamente nel transitorio come se le cose fossero eterne. Questa illusione conduce alla rivolta e alla sofferenza ogni volta che i nostri progetti non si realizzano.
Un’altra illusione dinamica è credere che esista uno (o altri) capace di portare felicità, o al contrario responsabile della nostra infelicità. Molte lacrime sono versate per questa credenza perchè la ricerca verso l’esterno è senza fine e sempre vana.
Infine, l’ultima illusione, particolarmente attiva nell’ambito filosofico e spirituale porta a credere nell’autorità e nella supremazia del pensiero, dell’intelletto e del giudizio. Il suo corollario consiste nel fissarsi degli obbiettivi a partire da fantasmi. Il più frequente è quello di tendere ad uno stato di beatitudine permanente e di disperarsi se non si ottiene.
D: Cosa produce il risveglio spirituale?
TV: Il risveglio spirituale, con la dissoluzione di credenze e illusioni, rivela l’intrinseca unità nostra con i movimenti della vita (contro i quali lottiamo sempre), il nostro legame con gli altri (legame velato dal senso di separazione), l’eternità dell’esistenza (al di là di progetti ed oggetti dell’universo personale). In questo risveglio realizziamo che le nostre illusioni erano la causa delle nostre sofferenze. Ma soprattutto vediamo emergere la gioia e la pace che nascono dall’accogliere ciò che è,e l’apertura del cuore che spontaneamente rilassa il mentale, la certezza  intellettuale di tutte le configurazioni  che avevamo preso per la “nostra vita”.

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